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Visite turistiche guidate a Cremona

Centro mondiale della liuteria, la piccola città di Cremona ha visto crescere e svilupparsi l'opera della famiglia Amati, di cui ricordiamo soprattutto Andrea che lavorò per tutte le teste coronate del XVI secolo in Europa e Nicolò, maestro dei più noti Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri del Gesù. Attualmente più di 150 botteghe di liutai tengono viva la grande tradizione liutaria e una scuola internazionale di liuteria garantisce la continuità della migliore tecnica cremonese che prevede una lavorazione manuale e l'utilizzo di materiali completamente naturali. 

Il grande suono dei violini rieccheggia ancora nello straordinario auditorium del Museo del Violino, dove è possibile vedere ma soprattutto ascoltare decine di grandi strumenti della tradizione cremonese.

La visita in una bottega liutaria è un'esperienza unica, un momento magico per annusare i profumi delle resine, ascoltare il legno e seguire le esperti mani del liutaio che spiega la tecnica.

Durante lo svolgersi del concorso triennale degli strumenti ad arco e in occasioni delle fiere Mondomusica a Cremona si respira un clima internazionale, liutai, artisti, commercianti, archettai si danno appuntamento per assistere a una delle manifestazioni più straordinaria a livello mondiale.

Stupisce che il patrimonio di Cremona non finisca con la liuteria, Cremona vanta la presenza di una delle piazze più belle d'Italia, la torre campanaria in mattoni più alta d'Europa e uno straordinario patrimonio di affreschi manieristi del XVI secolo. 

Nella navata della Cattedrale si può ammirare uno dei più vasti e interessanti cicli pittorici che rappresenta il passaggio nei primi due decenni del '500 tra la cultura classica e anticlassica, qui hanno lavorato artisti come Romanino, Pordenone, Gian Francesco Bembo, Altobello Melone e Boccaccio Boccaccino. Gli affreschi della chiesa di San Sigismondo sono considerati il riferimento della maniera cremonese del XVI:  i fratelli Campi e Camillo Boccaccino hanno interamente affrescato la chiesa, eretta per volontà di Bianca Maria Visconti, facendone uno dei capolavori della pittura lombarda. 

Giulio Campi ha mirabilmente affrescato il catino absidale con le storie di Sant'Agata nella chiesa omonima e ha progettato sia l'architettura che la decorazione a fresco della meravigliosa chiesetta di Santa Rita e Pelagia, sotto lo sguardo attento del vescovo Marco Gerolamo Vida che ne ha curato l'impostazione iconografica.

Nella piazza centrale della città è possibile rivivere il clima medioevale, immersi dalle strutture dell'antico comune: il Palazzo Comunale, la Loggia dei Militi e le facciate della cattedrale, imponente struttura religiosa del XII secolo con decorazioni romaniche, gotiche, rinascimentali e barocche. Non meno interessante risulta la visita del Museo archeologico dove è possibile toccare da vicino le abitudini dei romani, ammirare i mosaici e le decorazioni parietali delle domus  nonché gli arredi del viridarium, vicino alla piazza centrale è possibile visitare una parte dell'antica strada romana basolata.

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